I primi dispositivi ortopedici apparvero nel IV secolo a.C. per merito di Ippocrate, che mise a punto una tavola di legno per ridurre le lussazioni e le fratture, secondo il principio di immobilizzazione dell´osso o dell´articolazione.

Fino al 1860, il termine di tecnico ortopedico venne riservato ai fasciatori, ai fabbricanti di corsetti, e ai fabbricanti di calzature per le deformità del piede. Il corsetto si impiega nel raddrizzare il rachide, trattando le scoliosi e le cifosi. Il sabot pour pied bot (scarpa per piede deforme o invertebrato) modella la deformazione, senza correggerla, ma permettendo una marcia indolore e più comoda. Le fasciature immobilizzano o proteggono le articolazioni fragili riducendo le lussazioni.

Il mestiere di Tecnico Ortopedico ha in Italia un lunga tradizione, particolare impulso fu dato a seguito della prima guerra mondiale con il rientro di tanti combattenti menomati ai quali occorreva dare una nuova opportunità per reinserirsi nel sociale e nell´ambiente di lavoro. La fantasia e la capacita´ degli italiani di lavorare artigianalmente, in collaborazione con le indicazioni dei medici prescrittori, ha permesso di inventare, adattare e costruire delle protesi (che sostituiscono una parte mancante del corpo) o delle ortesi (ausili che agevolano certe funzioni del corpo umano). Se il passato e´ stato quasi esclusivamente intervenire per poter far di nuovo camminare una persona senza arto/i inferiore e ha permesso di far operare persone sul computer anche se privi degli arti superiori, il futuro oltre a tutelare la comunità´ e´ racchiuso nella parola prevenzione. Il fine è quello bloccare, evitare il manifestarsi o il peggiorare delle patologie, con l´ausilio di dispositivi e di informazione preventiva e curativa, anche grazie all´ausilio della nuova tecnologia, per una superiore qualità della vita di abili e disabili, anziani e bambini.

Con un regio decreto del 1928 viene riconosciuta l´arte sanitaria ausiliaria del “meccanico ortopedico ernista” e previsti i corsi di formazione professionale; solo nel 1994 viene individuata la figura del “Tecnico ortopedico” e nel 1996 approvato l´ordinamento didattico dei corsi di Diploma Universitario che durano 3 anni e prevedono circa 3000 ore di laboratorio.